Il Facebook retargeting è senza ombra di dubbio la funzionalità più importante introdotta da Facebook nel 2014 in campo pubblicitario. Corrisponde allo strumento di targeting più avanzato, che permette di tracciare i visitatori di una o più pagine web (o di uno o più siti) per raggiungerli successivamente attraverso le inserzioni su Facebook.
La funzionalità è arrivata in Italia a Marzo del 2014 (leggi come usare il retargeting su Facebook) ma, sebbene sia ormai trascorso quasi un anno, in pochi l’hanno utilizzata (o la utilizzano) correttamente nelle loro strategie di Facebook Marketing.
Su questo articolo trovate cinque strategie da mettere in pratica subito per sfruttare le enormi opportunità regalate da Facebook attraverso le custom audiences (termine tradotto in Italiano in pubblico personalizzato da sito web o, comunemente, retargeting o remarketing). Sono strategie da adottare subito dopo aver creato un pixel di remarketing (dal pannello di gestione inserzioni) ed averlo piazzato nel codice HTML del proprio sito.
Prima dell’arrivo della funzione era possibile usufruire del retargeting solo attraverso FBX (Facebook Exchange), con terze parti come Adroll, Perfect Audience, AdEspresso, ecc. Questi attori sono ancora presenti ed hanno funzionalità particolari non disponibili direttamente su Facebook; ma per quanto riguarda il retargeting, aggiungono (giustamente) una loro parte al costo delle inserzioni, rendendo inconveniente il loro utilizzo rispetto alla gestione delle inserzioni diretta su Facebook.
Come usare il retargeting su Facebook in modo efficace
La particolarità del retargeting su Facebook (che lo rende pressoché unico e inimitabile dagli altri network pubblicitari) è la possibilità di combinare un pubblico personalizzato con tutte le altre opzioni di targeting. Mi spiego: solitamente si è abituati a “creare un pubblico” di persone che hanno visitato un determinato sito web, e far vedere a tutte loro una o più inserzioni; con Facebook tutto questo è possibile ed molto semplice, ma la vera potenzialità sta nel combinare diverse regole ed opzioni di target per interessi, per aspetti demografici, eccetera eccetera.
È così possibile identificare all’interno del gruppo di persone che hanno visitato il sito web, ad esempio, quelle con un particolare interesse, o quelle che ancora non hanno cliccato “mi piace” sulla nostra pagina, o solo gli uomini, o solo le donne, o solo gli studenti, e via via con combinazioni infinite.
A ciò si aggiunge la possibilità di poter escludere dei pubblici in fase di definizione del target, e raggiungere così solo determinate persone potenzialmente interessate alla nostra pubblicità. Tutto ciò si traduce in minori costi (meno persone raggiunte) e maggiori risultati (persone interessate).
Ma vediamo cinque esempi di strategie pubblicitarie con il retargeting.
1) Far vedere la pubblicità a chi ha visitato il sito web
La strategia più semplice (e per la maggior parte dei casi anche più efficace) consiste nel creare un pubblico personalizzato di visite sul sito web con le impostazioni predefinite, per tracciare “chiunque visiti il tuo sito web”.
Se si tracciano le visite solo su un sito web non ci sono particolari problemi, ma se occorre distinguere tra più siti web è meglio utilizzare la seconda opzione di retargeting, specificando il nome del dominio tra le pagine web specifiche.
È inoltre possibile modificare la durata del tracciamento, in numero di giorni, sino ad un massimo di 6 mesi e scegliere se includere o meno il traffico precedente (utile nel caso il pixel fosse già stato inserito sul sito).
2) Far vedere la pubblicità a chi ha visitato pagine specifiche sul sito web
Invece di tracciare chiunque visiti qualsiasi sito web (all’interno dei quali è incluso il nostro pixel di remarketing, chiamato anche pixel di monitoraggio) è possibile tracciare specifiche pagine web, ad esempio categorie intere di un blog o di un e-commerce, specificando una o più parole chiave contenute all’interno degli URL.
Se invece si vuole tracciare le visite ad una specifica pagina (ad esempio una landing page) occorre specificare uno o più “URL uguale a” e inserire l’indirizzo web (o gli indirizzi) completo.
3) Far vedere la pubblicità a chi ha visitato il sito ma non ha comprato (o non ha eseguito l’azione richiesta)
Questa è un’ottima strategia per risparmiare soldi ed evitare scocciature a chi ha già cliccato ed eseguito un’azione sul nostro sito, ad esempio un acquisto sul nostro e-commerce, un download di un file, un’iscrizione ad una newsletter e così via.
Non avrebbe molto senso continuare a far vedere loro la pubblicità infatti: e allora basta creare una pubblico personalizzato con “persone che visitano pagina web specifiche ma non altre“, ed escludere le cosiddette “thank you page” ovvero le pagine visualizzate a conferma dell’azione richiesta.
4) Far vedere la pubblicità a chi non torna sul sito dopo un certo periodo di tempo
Una bella opzione di retargeting permette di targhetizzare tutte le persone che hanno visitato il sito web negli ultimi 6 mesi ma che non sono tornate a fare una seconda visita.
Utile per mostrare ad esempio una pubblicità diversa rispetto a chi non ha mai visitato il sito o a chi lo visita regolarmente.
5) Esclusioni e Mix
Attraverso una combinazione personalizzata è poi possibile sbizzarrirsi con infinite combinazioni; inclusioni ed esclusioni, con parole chiave o con URL.
BONUS: Mix retargeting e Pubblico simile
E non è tutto! Come accennavo a inizio articolo, la vera potenzialità di Facebook sta nella possibilità di combinare i diversi strumenti messi a disposizione. Ad esempio è possibile creare un pubblico simile da uno dei pubblici personalizzati creati attraverso il retargeting, e trovare così migliaia di persone simili per le nostre inserzioni.
Le combinazioni e le opportunità offerte da Facebook attraverso il retargeting sono alla portata di tutti e non puoi lasciartele scappare. Comincia da subito a tracciare le visite al tuo sito web e impara ad usare le custom audience.
Buon lavoro!
Complimenti per l’articolo: veramente dettagliato, ben scritto e inerente un argomento molto interessante!
Ma, se posso chiedertelo, come mai credi che uno strumento con così alto potenziale sia ancora scarsamente utilizzato? E’ una semplice questione di “ignoranza” o pensi ci sia dell’altro?
Grazie, ciao!
Grazie mille Sergio!
Credo sia la prima ;)
Ciao!
il retargeting e tutti gli strumenti pubblicitari di cui si parla sono tutti gratuiti?
Ciao e grazie per l’articolo. L’utilizzo del remarketing su FB comporta adempimenti ulteriori rispetto alla creazione della privacy policy e della cookie policy sul sito web? Grazie.
Ciao,
un dubbio…c’è modo di limitare la quota impressioni quando si fa retargeting su Fb? Come evitare l’effetto stalking?
Grazie,
A-L
Si, puoi impostare come offerta per le inserzioni la copertura giornaliera, per far visualizzare le inserzioni massimo una volta al giorno per persona raggiunta.