Facebook Analytics è lo strumento di Facebook che aiuta a capire come le persone utilizzano i siti web desktop e mobile, le applicazioni iOS e Android e i bot sul messenger. È uno strumento di analisi molto interessante, perché sfrutta il più grande database di persone mai esistito per fornirci informazioni dettagliate sui nostri utenti, per aiutarci ad ottimizzare siti web ed applicazioni per obiettivi come conversioni, engagement, o retention.
Attraverso i dati di Facebook possiamo ad esempio ricevere informazioni demografiche dettagliate ed insights per ogni gruppo di utenti, analizzarne il comportamento, studiare il modo in cui gruppi diversi di persone interagiscono con il prodotto dividendoli in funnel, coorti e segmenti.
Facebook Analytics è in breve una soluzione completa di raccolta di dati statistici per le app mobile iOS e Android, per i siti Web, e per i bot di Messenger. È una soluzione omnicanale (ovvero registra tutto, non solo ciò che proviene da Facebook), che aiuta a conoscere l’intero percorso del cliente in tutti i tuoi canali.
Ed è anche una soluzione completamente gratuita. In questa guida esploriamo insieme le principali funzionalità.
Facebook Analytics: come accedere
È possibile accedere a Facebook Analytics dal gestore inserzioni, dal menu all’area “Misurazione e report” -> “Analytics”.
In alternativa è possibile accedere direttamente visitando www.facebook.com/analytics.
Oltre allo strumento in se, trovate anche una pagina introduttiva a Facebook Analytics e una sezione di documentazione utile per lo più agli sviluppatori che desiderano configurare app iOS e Android e bot di Messenger.
Le funzioni di Facebook Analytics
Accedendo allo strumento si ottiene una prima panoramica. Questa mostra delle prime informazioni, a seconda dell’elemento analizzato (app, sito web o bot) come numero di utenti attivi, caratteristiche demografiche, ricavi, installazioni e lanci (per l’app), dispositivi utilizzati, ecc.
Dal menu sulla sinistra è possibile navigare tra le altre sezioni degli analytics, più o meno importanti a seconda dello strumento analizzato. Ad esempio, selezionando un pixel di Facebook, è possibile visualizzare i dettagli delle attività, con utenti attivi e ricavi (se il pixel è configurato per tracciare anche questi), è creare dei funnel in pochi passi.
Ad esempio dalla scheda funnel è possibile configurare le varie azioni del pixel e capire in pochi secondi le percentuali di utenti in ogni stadio, filtrando per aspetti demografici o parametri come tipologia del dispositivo, versione dell’app, origine del contatto, e altro.
Alla scheda ricavi è possibile analizzare l’andamento delle vendite (per un’app o per un e-commerce ad esempio) e capire chi acquista di più in termini di genere ed età.
La scheda mantenimento è anch’essa interessante, in quanto permette di analizzare l’utilizzo dell’app, sito web o bot. È possibile ordinare per giorni o settimana e capire quanti utenti restano ad utilizzare il prodotto nel tempo. I blocchi vengono colorati dal 100% (colore scuro) allo 0% (colore chiaro); l’obiettivo è quello di avere colori sempre più scuri in basso a destra.
È inoltre possibile creare ed analizzare coorti, ovvero sono gruppi di utenti che eseguono due azioni durante un determinato periodo di tempo, ad esempio l’aggiunta di articoli al carrello e il successivo acquisto. In questo modo è possibile capire il tempo medio per completare l’azione richiesta (ad esempio l’acquisto) ed ottimizzare così le campagne di conseguenza.
Altre schede molto interessanti sono quella sui percentili che ci aiuta a visualizzare la distribuzione delle attività o del valore delle azioni; e la sezione dettagli che aiuta ad analizzare le azioni specifiche eseguite dai clienti. Ad esempio è possibile usare i dettagli per analizzare azioni in base a fattori come dati demografici, piattaforme, origine di installazione e altro.
Alla scheda Persone è possibile analizzare vari aspetti del pubblico tra i quali: gli aspetti demografici, i “mi piace” delle pagine (ovvero i loro interessi), i dispositivi e le tecnologie utilizzate.
Infine, per le App, è possibile configurare delle campagne Push per inviare notifiche in base alle azioni specifiche che gli utenti eseguono nell’app; ad esempio è possibile inviare una notifica push se viene lasciato un oggetto nel carrello o al completamento di un livello. Attraverso le notifiche è possibile informare gli utenti su offerte, opportunità, nuovi contenuti o altro.
Tutte queste schede ed informazioni possono essere comodamente organizzate in comode dashboard personalizzate, che è possibile creare in modo privato o visibili a chiunque abbia accesso agli analytics.
Per cominciare: attenzione al fuso orario
Prima di passare alla configurazione dei vari dati vi consiglio di visitare la sezione impostazioni e configurare il fuso orario su Roma (GTM + 2); di default lo troverete impostato al fuso orario del Pacifico.
Facebook Analytics o Google Analytics?
Molti di voi leggendo questa breve guida si saranno chiesti se fosse il caso di lasciare il più famoso Google Analytics e passare a questo nuovo strumento. Il mio consiglio è quello di usare entrambi gli strumenti; Google è molto più complesso, professionale ed affermato ad oggi; Facebook dal canto suo permette di visualizzare velocemente importanti dettagli ed informazioni e, al contrario di Google, basa tutto sulle persone e non sulle sessioni.
I dati tra i due strumenti saranno quindi sempre diversi e dovranno essere interpretati.
Buon lavoro!
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