Il limite del retargeting, in tutte le sue forme, è sempre stato uno: i cookie. Questi piccoli file di testo regolano oggi gran parte di ciò che visualizziamo online; registrano i siti visitati, le azioni eseguite, i dispositivi utilizzati. Ma non appena vengono cancellati nulla è più saputo.
Esempio: state adesso leggendo questo articolo su trucchifacebook.com e un file cookie è stato installato tra le informazioni di navigazione del vostro browser (sul computer, sul tablet o sul cellulare). Grazie a questo file Facebook mi informa della vostra visita: so le pagine che avete visualizzato, il tempo che avete passato tra le pagine del sito, il numero di volte che siete tornati, le azioni che avete eseguito. Questo file è nel vostro controllo; vi basta cancellare i dati di navigazione per cancellare i cookie e non consentirmi di ottenere quelle informazioni. Oppure vi basta semplicemente navigare da un browser o dispositivo diverso.
Tradotto significa più o meno questo. Facciamo finta che stiamo navigando su Amazon; aggiungiamo dei prodotti al carrello e non eseguiamo l’acquisto; torniamo su Facebook e grazie al remarketing dinamico Amazon ci mostra la pubblicità dei prodotti che abbiamo nel carrello, per spingerci a completare la transazione. Il giorno dopo ci ricordiamo dell’acquisto da completare su Amazon, ma non siamo con il computer. Da cellulare apriamo l’applicazione di Amazon e completiamo l’acquisto. Successivamente torniamo sul nostro computer, (che ha ancora il file di cookie che informa che non abbiamo completato l’acquisto) e visualizziamo nuovamente la pubblicità di amazon. Ma come?! Ancora?!
La stessa cosa accadrebbe se cancellassimo i file di cookie, o se utilizzassimo diversi browser. È sempre stato un limite di ogni retargeting (non solo di Facebook). E adesso questo limite può essere rimosso! Come? Con l’Advanced Matching (o Corrispondenza Avanzata) del Pixel di Facebook!
Cos’è e come funziona l’Advanced Matching del Pixel di Facebook
La funzione di corrispondenza avanzata (advanced matching) del Pixel di Facebook consente di inviare i dati dei clienti attraverso il pixel in modo che le azioni corrispondano agli utenti di Facebook. Invece di avere solo un file di cookie, possiamo informare Facebook dell’utente che ha eseguito le azioni, in modo che sia univocamente identificabile.
In pratica occorre comunicare dati aggiuntivi attraverso il pixel, dati che aiutano ad ottimizzare le campagne ancora di più ed ottenere maggiori conversioni e pubblici di remarketing più ampi.
È possibile passare gli identificativi dei clienti come la gli indirizzi email, i numeri di telefono, i nomi e i cognomi o altri dati che solitamente vengono raccolti durante il processo di checkout. Facebook sarà quindi in grado di utilizzare queste informazioni per associare gli eventi del pixel con gli utenti di Facebook quando il cookie di Facebook non è presente sul browser che carica pixel.
Per tornare all’esempio precedente questo significa che quando si esegue l’acquisto si comunica a Facebook attraverso l’advanced matching, nome, cognome ed email, ad esempio, in modo che l’utente sia identificato e che sia quindi possibile nasconderlo dalla visualizzazione della pubblicità in qualunque browser o dispositivo utilizzi con il suo account Facebook.
Come si configura l’Advanced Matching
Per configurare questa nuova funzionalità del nuovo pixel di Facebook basta modificare il codice del pixel quando chiama la funzione init.
fbq('init', '<FB_PIXEL_ID>', { em: '{{_email_}}', ph: '{{p_hone_number_}}', fn: '{{_first_name_}}' .... })
Nell’esempio vengono trasferiti i dati: email, nome e numero di telefono, dati che Facebook userà per fare un matching con gli utenti del suo database. Tra i dati che è possibile inserire (più sono meglio Facebook riesce ad identificare l’utente) abbiamo:
- numero di telefono (cellulare)
- nome
- cognome
- città, stato e CAP
- sesso
- data di nascita
Tutti i dati vengono trasferiti sotto connessione protetta e criptati. Per ulteriori informazioni tecniche visita il sito di Facebook Developers.
Quali sono i risultati?
Secondo un primo test di Facebook, la funzione di Advanced Matching ha portato un aumento del 10% nelle conversioni generate dalle campagne, e del 20% quando abbinata al retargeting. Questo significa un aumento considerevole del ROI delle campagne, con costi minori e target più definiti.
Come spesso ripeto, su Facebook è tutta una questione di target. L’Advanced Matching permette di identificare in modo univoco gli utenti che convertono su un sito web e questo non può che avere ottimi benefici sia per gli inserzionisti sia per gli utenti stessi, che vedranno pubblicità più rilevanti e interessanti per loro.
Inutile dirlo, se usate il pixel sui siti web, correte ad aggiornarlo con questa nuova funzione.
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