Non bisogna stare su Facebook perché sono tutti lì. Lo capisco: con più di 1,5 miliardi di utenti (28 milioni in Italia) è praticamente impossibile lasciar perdere l’opportunità di comunicare a tutti la propria offerta; non bisogna però commettere l’errore di farlo senza avere una minima conoscenza dei social media, di come funzionano e del modo di comunicare e utilizzarli per la propria azienda.
Facebook può essere molto potente per le aziende e sono tanti i casi di successo di piccole e medie aziende che hanno saputo sfruttare i vantaggi di questo social network. Sono però molti di più i casi in cui questo si sia rivelato un vero fallimento, in termini di tempo e soldi sprecati, e di cattiva immagine per l’azienda.
La verità è che ancora oggi le aziende che hanno capito come usare Facebook sono davvero poche. Questo probabilmente perché non c’è ancora una vera cultura sull’argomento, perché non si guarda Facebook con gli occhi giusti o perché i sedicenti esperti guru “social media manager dall’oggi al domani” nascono come funghi.
I segreti per il successo sono chiusi in una serie di concetti che bisogna capire prima di creare una pagina o investire un euro nelle Facebook Ads. Ma prima di riassumerli, voglio elencare i principali errori che commettono oggi le aziende su Facebook.
Cosa sbagliano le aziende su Facebook
Errore 1. Ho pochi “mi piace” sulla pagina, ne voglio 100 mila!
Non è sbagliato voler costruire una community di persone che seguono una pagina, è sbagliato il modo in cui le aziende cercano di farlo.
Ti svelo un segreto: avere un gran numero di “mi piace” non garantisce un bel nulla. Più del numero cerca di focalizzarti su chi sono i tuoi fan; chiediti perché dovrebbero cliccare “mi piace” sulla tua pagina? Cosa te ne fai di centinaia o migliaia di persone che non sono interessate alla tua azienda o ai tuoi contenuti?
Ma non c’è solo questo, purtroppo. C’è anche chi si ostina ad affidarsi a siti diversi da Facebook per comprare fan, senza sapere gli effetti negativi che questo produce, in termini di immagine e di penalizzazioni alla pagina spesso difficili da rimuovere.
Spesso sento anche investitori che tra i requisiti da chiedere alle startup hanno un certo numero di fan, come se questo dovesse magicamente dare una sorta di fiducia e spinta all’azienda. Nulla di più sbagliato.
Ecco la verità: molto meglio 100 fan realmente interessati ai tuoi contenuti, che 100mila sconosciuti.
Errore 2. Voglio raggiungere il più grande numero di persone possibili
Dopo aver cercato di ottenere quanti più “mi piace” al più basso costo possibile, spesso si cerca di misurare il successo guardando al numero di persone raggiunte.
Anche qui, non si cerca di capire chi siano quelle persone raggiunte, si desidera solo che siano tantissime, come se una qualche bibbia del web ci avesse insegnato che basta questo per essere i campioni del social network.
Questo errore è collegato in primo luogo al precedente: se non hai investito su fan di qualità non aspettarti che visualizzino i tuoi contenuti, che ne siano coinvolti o che invitino altre persone interessate a seguirti. Inoltre, raggiungere un gran numero di persone non garantisce nulla, quel che contano sono le azioni sui contenuti, il coinvolgimento, che ci porta al terzo errore.
Errore 3. Questo post ha pochi “mi piace”: è andato malissimo
Qui entrano in gioco soprattutto i social media manager, il cui lavoro viene spesso giudicato dal livello di engagement che generano sulla pagina.
Si cerca allora di generare quanti più “mi piace”, commenti, condivisioni sui post. E si tende a condividere di tutto: dalle foto e ai video di gattini al caffè per augurare puntualmente ogni mattina il buongiorno (se vi interessa, i gattini prendono sempre una manciata di mi piace in più del caffè).
L’engagement non è qualcosa su cui puoi investire! Non puoi costruire nulla sull’engagement. È un valore momentaneo, che non traduce l’interesse che hanno i fan nella tua azienda e nella sua offerta di prodotti e servizi.
Errore 4. Non voglio rispondere alle critiche
E una bella conferma all’ultimo paragrafo ce la danno le critiche. Se vogliamo concentrarci sul numero di mi piace e commenti perché poi abbiamo paura delle critiche?
Post e commenti di critica aumentano all’aumentare del numero di persone raggiunte. Piuttosto che evitarle, nasconderle o eliminarle, impariamo a rispondere correttamente.
No insulti, no litigi in pubblico; l’educazione prima di tutto. Una critica ben gestita può facilmente trasformarsi in uno dei vostri fan più leali.
Errore 5. Devo vendere, vendere, vendere!
Infine, un altro classico errore: usare Facebook solo per vendere.
Un altro segreto: le persone vi odiano quando gli state vendendo qualcosa (soprattutto se vi state rivolgendo alle persone sbagliate). L’utente medio è su Facebook dopo una stancante giornata fuori casa e l’ultima cosa che desidera vedere sono post del tipo “30% di sconto”, “offerta speciale” eccetera eccetera.
Come le aziende dovrebbero usare Facebook
Questo non vuole essere il classico post dove si punta il dito contro tutti elencando gli errori. Trovate quindi qualche consiglio per imparare a fare di questo social network uno strumento per il vostro successo.
La formula è semplice: occorre costruire una community di persone realmente interessate alla tua azienda. Per farlo devi innanzitutto investire sul tuo sito web, riempirlo di contenuti che interessano ai tuoi clienti potenziali e condividerli su Facebook. Questo porterà sempre più persone al tuo sito che a poco a poco ti contatteranno per chiedere i tuoi prodotti e servizi. Tutto qui.
1. Investire sul sito web
La cosa più importante di tutto online, la tua casa sul web, è il tuo sito internet. Cerca di investire la maggior parte dei tuoi sforzi su di esso, e di affidarti a sviluppatori e consulenti esperti.
Il sito internet è il luogo dove costruire i contenuti, dove portare le persone, dove in ultima istanza dovrai vendere. Prima di pensare ai social media, alla pubblicità, all’email marketing e a qualsiasi altra attività sul web, dovresti investire sul costruire una solida base.
2. Creare contenuti di valore
I contenuti sono il nutrimento del tuo sito web. Attraggono le persone interessate dai motori di ricerca e dai social media.
Per capire quali contenuti creare pensa a ciò che cercano i tuoi clienti potenziali; cosa gli interessa? Quali sono le domande a cui puoi dare una risposta?
3. Condividere i contenuti sul web
È qui che entra in gioco Facebook. Con più di un miliardo di persone connesse ogni giorno, può diventare la tua fonte principale di traffico.
Condividi i contenuti interessanti sulla tua pagina, stimola la conversazione con domande e ulteriori riflessioni nei commenti.
4. Pubblicizzare i contenuti
Impara a sponsorizzare i post al giusto target, usa funzioni come il retargeting e il pubblico simile per trovare ed estendere sempre più il target. Prova sempre i nuovi prodotti pubblicitari (ad esempio le nuove lead ads) e testa nuovi target e strategie.
5. Vendere
In ultima istanza dovrai anche vendere, ma seguendo questo processo le vendite arriveranno da sole senza che sia tu a commettere l’errore di farlo direttamente e nel modo sbagliato.
Conclusione
Facebook è una grande piazza virtuale dove bisogna imparare a comunicare e condividere. Non basta accumulare fan per ottenere un ritorno dei propri investimenti, occorre tempo e pazienza.
Creare contenuti di valore e condividerli su Facebook è una strategia che io stesso applico con questo blog, che ho visto applicare con successo da centinaia di aziende e che vi garantisco funziona. I contenuti di valore generano traffico sul sito, traffico qualificato che può essere interessato ai tuoi prodotti e servizi, traffico a cui potrai promuovere nuovi contenuti interessanti e così via.
È una formula semplice eppure poche aziende la seguono correttamente.
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