Via via che tablet e smartphone sono sempre più presenti nelle nostre vite, il passaggio tra questi dispositivi e il PC (desktop o laptop), un fenomeno chiamato cross-device, sta diventando sempre più comune. Un tempo molte delle operazioni venivano svolte solo con il computer; oggi usiamo cellulari e tablet per qualsiasi azione, dall’acquisto di un prodotto all’iscrizione a un servizio, o alla ricerca di nuove opportunità.
Un tempo la pubblicità era presente solo nei media tradizionali come TV, Radio e Giornali. Le persone avevano poche fonti di informazione e il loro processo d’acquisto era più o meno lineare. Oggi siamo tutti iper-connessi e multi-device, e il passaggio tra questi dispositivi richiede una pubblicità che sia in grado di seguire l’utente online.
Non è una sfida semplice: dispositivi come laptop e tablet sono spesso condivisi tra più utenti (ad esempio in famiglia) e una percentuale in netto aumento (almeno il 60% secondo recenti studi – State of Mobile Commerce di Criteo e Multi Device Usage Study di GFK commissionato da Facebook) utilizza più dispositivi ogni giorno.
Il cross-device o passaggio tra più dispositivi (o tra più canali di vendita), è dunque una pratica comune. Più della metà degli utenti online utilizza almeno 2 dispositivi, e il 40% delle transazioni comincia su un dispositivo e termina in un altro.
Con questi dati, in aumento di anno in anno, è importante trovare soluzioni che siano in grado di misurare il fenomeno. In altre parole, se spendiamo soldi in pubblicità su Facebook dovremmo cercare di capire se questi soldi sono rientrati e in che misura: in una parola, ROI.
In questo articolo vediamo come Facebook riesce a misurare le conversioni tra più dispositivi, e come leggere questi dati nei report pubblicitari.
Il tracciamento delle conversioni su Facebook
Il monitoraggio delle conversioni su Facebook avviene attraverso il Pixel di Facebook, un codice javascript che chiunque può inserire all’interno del proprio sito web, per monitorare e comunicare a Facebook quali azioni vengono svolte dagli utenti.
Questo codice aiuta noi e Facebook a tracciare ciò che gli utenti fanno sul sito web. Le azioni degli utenti vengono divise in azioni standard o personalizzate. Quelle standard posso ad esempio essere: la visualizzazione di un prodotto, la registrazione al nostro servizio, l’aggiunta di un prodotto al carrello, l’inizio di una procedura d’acquisto, o l’acquisto vero e proprio. In breve, è possibile tracciare le diverse fasi di un funnel di conversione.
Maggiori informazioni nella guida al pixel di Facebook.
Facebook traccia tutto ciò attraverso piccoli file (cookie) salvati nei dispositivi usati per la navigazione: smartphone, tablet e computer. Ogni volta che visitiamo un sito web (ad esempio TrucchiFacebook) che ha integrato il pixel di Facebook, un piccolo file viene salvato sul dispositivo. Questo file comunica con Facebook i dettagli della nostra visita.
Attraverso questi dati il sistema Facebook è in grado di capire da dove arrivano le persone e cosa le spinge ad agire. Se ad esempio una persona acquista un prodotto, Facebook sarà in grado di dirci se quella decisione sia stata o meno influenzata dalla sua pubblicità, ovvero se la persona ha visto o cliccato nelle inserzioni di Facebook Ads (per approfondire leggi come funziona la finestra di attribuzione di Facebook)
Ma non è tutto. Invece di usare solo i cookie (che danno problemi a causa dei diversi dispositivi utilizzati e per via del fatto che più persone di solito condividono un dispositivo) Facebook usa i dati reali delle persone: i loro account. In altre parole, oltre ai cookie, Facebook associa i dati con l’ID del profilo della persona connessa in quel momento su Facebook, così da mostrare inserzioni rilevanti e dare il massimo dei risultati agli inserzionisti.
Tutto questo è stato inoltre recentemente migliorato con l’introduzione dell’Advanced Matching, un’estensione del classico Pixel, che permette di comunicare a Facebook parametri come nome, cognome, email o numero di telefono della persona che ha convertito (ad esempio della persona che ha completato un’acquisto).
Come vedere le conversioni su più dispositivi con Facebook Ads
Facebook ha già integrato questi dati nei report pubblicitari, attraverso dettagli sul dispositivo di visualizzazione e dispositivo di conversione. Nell’immagine in basso è ad esempio possibile notare come un utente ha visualizzato un’inserzione su iPhone ma ha poi completato l’acquisto dal computer.
Per creare questo report accedi al gestore inserzioni, e all’interno dei dettagli di una campagna o gruppo di inserzioni segui questi passaggi:
- Clicca sul menu a destra “Dettagli“.
- Sotto “In base alla pubblicazione“, seleziona “Posizionamento e dispositivo“.
- Sotto “In base all’azione“, seleziona “Dispositivo della conversione“.
Report come questi aiutano a capire molto il comportamento degli utenti che raggiungiamo con la pubblicità, permettendoci di ottimizzare i messaggi pubblicitari utilizzati nelle inserzioni, ed ottenere così migliori risultati.
Buona analisi e buon lavoro a tutti!
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